Guado e altre Piante Tintorie
La Natura ci fornisce colori in grande quantità: dai fiori di ginestra, dalla corteccia di eucalipto, dai germogli di rovo o dalle bacche del biancospino è possibile trarre facilmente una vasta tavolozza di sfumature, semplicemente facendoli bollire in acqua per estrarne le sostanze coloranti.
Le piante storicamente più utilizzate in Europa sono la Robbia, che fornisce il rosso; la Reseda e la Camomilla dei Tintori, per il giallo; e il Guado (Isatis Tinctoria), per il blu indaco. La Campana si è in particolare concentrata sulla coltivazione di quest’ultima, la più adatta all'ambiente marchigiano.
L’estrazione dell’indaco dal Guado si distingue da tutte le altre. È un procedimento chimicamente piuttosto complesso, anche se praticato da almeno cinque secoli. Questa complessità è stata spiegata solo di recente, ma in passato ha dato origine a molte dicerie e superstizioni riguardo ai tintori ed al colore (accuse di eresia e stregoneria incluse).
L’indaco infatti non è direttamente presente nella foglia del guado, che ne contiene soltanto i precursori: la sua formazione avviene nel corso del procedimento estrattivo, anche per effetto di diversi batteri della pianta e del terreno. L’arte del guadaiolo consiste nell’individuare il momento ottimale per i raccolti della pianta (circa 4 all’anno) e nel regolare temperature e tempi di estrazione per ricavare tutto il colore possibile dalle foglie. La resa in polvere colorante è del 3-4‰.
La pianta del Guado, la crucifera da cui storicamente si ricavava l’azzurro, rappresenta così l’asse principale delle nostre coltivazioni tintorie: è stato messo a punto un sistema originale di estrazione che tiene conto dei metodi tradizionali e delle moderne esigenze produttive, metodo che continua ad essere migliorato all’interno della nostra azienda. Collaboriamo con diversi marchi del mondo della produzione tessile, per l’introduzione dei pigmenti naturali nella moda, e con scuole di ogni livello per l’insegnamento di questa materia.
Il Dott. Alessandro M. Butta, responsabile del settore “Piante tintorie e tinture naturali” della Campana, ha affiancato come tutor per la tesi di laurea alcuni studenti dell’Università di Camerino e ha tenuto stage di perfezionamento su nuovi processi naturali di tintura presso l’Università della Montagna di Edolo e la stessa Università di Camerino, nel settore del restauro e conservazione dei beni culturali.